Un blog di cinema...

ce n'era davvero bisogno?
Credo che il 99% dei film non siano "brutti" o "belli" in assoluto, e che talvolta anche un singolo elemento ben riuscito possa salvare un'intera opera, basta sapere dove guardare.
Credo anche che la vita di un uomo sia mediamente troppo corta per permettersi di sprecare tempo decidendo quale film vedere, con il rischio poi di aver fatto la scelta sbagliata. Questo spazio nasce con l'intento di fornire qualche indicazione a quanti non vogliono accontentarsi di giudicare un film dalla "trama" o dalla star che recita (senza nessun pregiudizio verso le trame ben scritte e gli attori di livello). Poche righe per sintetizzare gli aspetti che valgono delle pellicole che ho visto, lasciando a wikipedia (cliccando su registi e attori) e a youtube (cliccando sui titoli) l'onere di fornirvi tutte le informazioni supplementari. Per facilitare la consultazione ho creato degli indici apposti, inserendo in Prima Fila i film consigliati, in Peggio del Peggio quelli da evitare e suddividendo le opere per aree tematiche piuttosto che di genere: Film Blu per thriller, noir, poliziesco, azione ecc, Film Bianco per le commedie e i film più "leggeri", Film Rosso per quelli drammatici e affini (ma una singola opera può essere segnalata in più categorie proprio perchè le suddivisioni per genere risultano spesso troppo rigide) e Film Oro per i grandi classici. Infine una sezione più "critica" (Oltre lo schermo) per chi vuole approfondire determinati argomenti. Buona visione.

domenica 3 novembre 2013

La talpa

Scacco matto alla spy story

Tinker, Tailor, Soldier, Spy (2011)
di Tomas Alfredson
noir

Gary Oldman non lascia trapelare una minima emozione dietro un paio di occhiali troppo grossi e un volto volutamente inespressivo, ed è l'unica cosa buona del film: passo lento, impermeabile, parole misurate, è un ex agente dei servizi segreti britannici che, anni dopo il suo licenziamento a causa del fallimento di un'operazione, viene chiamato a stanare la talpa che si annida nella stanza dei bottoni dell'intelligence inglese. Luci, colori, musiche e stile sono quelli della spy story anni 70, che già di per sè rischierebbe di annoiare anche i fanatici del genere. A peggiorare il tutto ci si mette una trama complicata all'inverosimile dove si susseguono, a ritmo esageratamente lento, presunti colpi di scena che probabilmente non stupirebbero neppure se dopo quindici minuti non si fosse già perso il filo del racconto. Quel che rimane è un esercizio di stile dove l'ambientazione, la regia e la recitazione misurate, in mancanza di un contenuto interessante, rimangono pura forma senza sostanza dando vita a una partita a scacchi che si compiace più della scacchiera che della tattica.

Alto: Gary Oldman, riesce a rendere credibile un personaggio di per sé poco convincente
Basso: Trama complicata all'inverosimile

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